CUCINA
Il percorso inizia dal cuore pulsante della casa e della civiltà rurale: la cucina.
Qui si svolgevano scene di vita quotidiana, e ci si dedicava alle principali attività.
Al tepore del focolare, unica fonte di calore, si preparavano i formaggi e si facevano affumicare gli insaccati, per la produzione della carne secca.
Nella stanza si trovano esposti molti oggetti che scandivano le abitudini di vita e di lavoro dell’epoca: un fucile appeso alla parte, sempre pronto per scacciare volpi e linci che minacciavano il lavoro dei campi e l’allevamento; le gamelle per il faticoso trasporto dell’acqua dal pozzo fino all’abitazione; le lampade annerite dal fumo del petrolio; un antico ferro da stiro a carbone; la macchina impastatrice (una leva manuale in legno, che permetteva di facilitare la preparazione del pane, quando la sola forza delle mani non era più sufficiente a lavorare quell’ impasto che avrebbe dovuto sfamare una famiglia intera e durare oltre un mese).
Disposti nella credenza si intravedono bicchieri, piatti e brocche, oggetti che mettono in evidenza la povertà dell’epoca e richiamano alla mente mestieri ormai dimenticati, come Lo Spranghino, pronto a bussare di porta in porta per riparare con il fil di ferro, piatti e tegami rotti.